Quando si parte con un progetto nuovo, i dubbi e le perplessità ti accompagnano sempre e, al di là dell’entusiasmo e del sostegno corale, cerchi riscontri concreti che ti indicano se la strada intrapresa è quella giusta.
La 2° squadra in categoria del Torre è un progetto nuovo (unica società a livello regionale a farlo) che, partito dalla preparazione estiva, domenica ha avuto un primo riscontro concreto che la strada, seppur in salita, è quella corretta.
Scegliere di non scegliere, ossia utilizzare i tanti ragazzi del settore giovanile della società, per imbastire una squadra di fatto e non solo di nome, è stata la prima sfida.

Da parecchio tempo il Torre si vanta di arricchire la rosa della prima squadra in promozione con un continuo apporto dal suo settore giovanile (oggi i fuori quota Brun e Pivetta hanno vestito la casacca viola dai “Primi Calci”), senza abbassare il livello qualitativo della squadra.

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Oltre a loro la società sapeva di poter contare su un nutrito gruppo di ragazzi che non avevano voglia di finire il loro percorso di apprendimento calcistico e soprattutto che alla maglia della società che li aveva formati ci tenevano ancora. Forse mancavano gli stimoli (la juniores) e dunque perché non ridurre il gap (tecnico ed atletico) tra la prima squadra e gli “ex juniores” provando a fornirgli gli strumenti giusti per giocare in categoria? Stimoli e strumenti di apprendimento nuovi, ed è così che si è partiti a luglio dello scorso anno, per un’avventura che domenica ha portato anche la giusta gratificazione della seconda vittoria (prima in casa).
La società ha creato uno staff dirigenziale e tecnico ad hoc, adeguato per un calcio di categoria, dove soprattutto i giovani (esordio anche di alcuni ragazzi 2008) possono affrontare il calcio che finisce sui quotidiani, con la giusta leggerezza.
Oggi chiunque veda giocare i ragazzi del TorreB, a distanza di 6 mesi dalle prime apparizioni, vede una squadra che non ha timori reverenziali, corre per 95 minuti e inizia a dare fastidio ai “vecchietti” di categoria, consapevole di non aver nulla da perdere e tanto margine di miglioramento.
Un ringraziamento particolare va a mister Calderone che ha scelto con grande entusiasmo di mettersi in gioco e al preparatore atletico Brizzi che da professionista ha introdotto una preparazione “professionale”.
Un grande ringraziamento ai ragazzi che stanno dando l’anima per rincorrere l’obiettivo che, diverso per ognuno, li porterà a togliersi ancora molte soddisfazioni.
Infine, ai giovani che usciranno fra qualche mese dal settore giovanile del Torre, diciamo loro che a 16 anni devono ancora scrivere le pagine più belle della propria passione e ognuno può trovare il modo di inseguirla.

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